Sentieri Underground #28 – Fuori i secondi

Charlot e la partita di boxe di Mack Sennett — D2419
Charlot boxeur di Charlie Chaplin — D2022
Io e la boxe di Buster Keaton — D3078
Una faccia piena di pugni di Ralph Nelson — D0673
Città amara – Fat City di John Houston — P1357
Bomber di Michele Lupo — D3100
Il grande match di Peter Segal — D3076
Southpaw – L’ultima sfida di Antoine Fuqua — D3074
Rocky di John G. Avildsen — D0668a
Cinderella Man – Una ragione per lottare di Ron Howard — D1996
Il sentiero della gloria di Raoul Walsh — P3112
Lassù qualcuno mi ama di Robert Wise — D1646
Toro scatenato di Martin Scorsese — D0030
Tiberio Mitri: Il campione e la miss di Angelo Longoni — P3078
Carnera, la montagna che cammina di Renzo Martinelli — P1566
The Fighter di David O. Russell — P1859
Bleed – Più forte del destino di Ben Younger— D3075
Hurricane – Il grido dell’innocenza di Norman Jewison — P2561
Ali di Michael Mann — D0372
Tatanka di Giuseppe Gagliardi — P3133
Girlfight di Karym Kusama — D0708
Million Dollar Baby di Clint Eastwood — P0753
Against the Ropes di Charles S. Dutton — D3079
Klitschko di Sebastian Dehnhardt — D3077
Preferisco la vacca di Norman Z. McLeod — D3073
Calcium Kid di Alex De Rakoff — D3031
L’uomo di bronzo di Michael Curtiz — D3072
Anima e corpo di Robert Rossen — D2655
Il grande campione di Mark Robson — D3099
Stasera ho vinto anch’io di Robert Wise — P3110
Il bacio dell’assassino di Stanley Kubrick — P0385
Il colosso d’argilla di Mark Robson — P3111
Giglio infranto di D.W. Griffith — P0017
Vinci per me! di Alred Hitchcock — D1351
Tiberio Mitri – Non pensavo che la vita fosse così lunga di Gian Piero Palombini — D3080
Il pugile del duce di Tony Saccucci — D3081
Registrata dal vero, simulata, la boxe fu presente da subito con tutta la potenzialità drammatica e comica di una pratica che non era solo sportiva, ma parte di un costume popolare diffuso: dalle esibizioni da baraccone allo stesso vaudeville, senza dimenticare gli incontri clandestini a mani nude, ancora frequenti a fine Ottocento.
È del 1897 la prima testimonianza filmata di un match tra pugili di fama: l’incontro per il titolo mondiale dei massimi tra il detentore James Corbett e lo sfidante Bob Fitzsimmons. Ripreso a bordo ring con tre macchine da presa. La boxe su grande schermo donava la possibilità di godersi per pochi centesimi l’emozione di grandi sfide. Fondendo finzione e documento si costituiva il compromesso spettacolare tra la propensione al racconto del reale e l’evoluzione in chiave drammaturgica del racconto di fiction. La presenza del pugilato nel cinema non viene codificata all’interno di un genere, ma si adatta alle esigenze dei comici, alle atmosfere noir, al melodramma, agli affreschi sociali e alla dinamicità dell’action movie.
Bisognerebbe distinguere tra pellicole in cui il pugilato è centrale nell’intreccio e quelle in cui compare come sub-plot, con lo scopo di produrre dinamicità o svolte narrative.