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L’audiovisione, suono e immagine nel cinema

Michel Chion
L’audiovisione, suono e immagine nel cinema
(Lindau, 204 pg)

Di Michel Chion non sono poi molti i libri che si possono reperire in lingua italiana. Eppure in Francia è considerato un luminare e i suoi testi continuamente ristampati, non solo per le nuove generazioni di studenti di cinema ma anche per coloro che da semplici appassionati vogliono saperne di più sulla settima arte. Critico, compositore, regista di film e video, ma soprattutto teorico dell’ascolto e dell’audiovisione Chion ha a lungo meditato e scritto sull’intersecarsi delle due percezioni sullo schermo: il vedere e il sentire. Uscito nel 1990 e tradotto per Lindau nei primi anni del duemila questo testo che vi proponiamo è quanto di meglio possiate trovare in giro sull’argomento:

“Si continua a parlare di vedere un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo. Assistere a uno spettacolo audiovisivo consisterebbe insomma nel vedere delle immagini più sentire dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta nel proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l’altra e la trasformi: non si vede la stessa cosa quando si sente; non si sente la stessa cosa quando si vede”.

Scanditi da capitoli brevi i temi su cui veniamo invitati a riflettere stupiscono essenzialmente per due cose: l’“invisibilità” di certe congiunture tra audio e immagini che determinano un senso piuttosto che un altro e che noi diamo per scontate/naturali quando invece non lo sono, e l’enorme peso narrativo che ha il suono nelle sue molteplici manifestazioni – al di là della colonna sonora. E’ un metodo di osservazione e di analisi quello che si dipana in queste pagine, che magari non sarà esaustivo o aggiornato sulle trasformazioni (e ulteriori implicazioni) portate dalle nuove tecnologie, ma che illumina tutto un’insieme di temi troppo spesso trascurato. È proprio il caso di dirlo: dopo aver letto il libro di Chion la vostra idea di cinema non sarà più la stessa. Lo trovate in prestito in mediateca assieme a tutti gli altri volumi di cui vi abbiamo parlato i mesi scorsi.

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