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Robert Morgan: la Pimpa sotto acido

Robert Morgan è un animatore inglese che ha infarcito la propria cinematografia di visioni disturbanti, atmosfere opprimenti ed espliciti rimandi al cinema degli anni Ottanta. Eppure la sua passione e le sue ossessioni, stando alla sua biografia, sono iniziate grazie a un film degli anni Cinquanta dal titolo Fiend without a face. La sua non è una rivisitazione romantica di quegli anni, bensì un sincero amore per la mutazione. Il suo sguardo è quello di un paziente entomologo che osserva le larve nutrirsi del pezzo di carne e trasformarlo in qualcosa d’altro, quindi niente di più adatto del passo uno della stop-motion per documentare la trasformazione della materia che ci circonda.

Il suo primo lavoro risale al 1994, quando ancora studente al The Surrey Institute Of Art And Design, decide di dedicarsi al cinema, ma essendo senza una troupe deve arrangiarsi e opta per uno stile di animazione che seppur rudimentale, sopporta già il fardello e le fissazioni tipiche dei suoi lavori futuri. Paranoid è così la sua prima abbozzata creazione.

Lo studio e la pratica troveranno sfogo nel 1997 con il più completo The Man in the Lower Left-Hand Corner of the Photograph. Personaggi stilizzati, volti grotteschi, ambienti malsani ed entità vermiformi occupano lo stesso spazio angosciante e contribuiscono a puntare i riflettori sul vero protagonista di tutte le sue storie: la solitudine. Non c’è allegria nei suoi incubi animati, ma una stratificazione di immagini surreali che aprono le porte a mille possibili interpretazioni.

The Cat with Hands, nel 2001, aggiunge un ulteriore tassello all’immaginario disturbato dell’autore che mescolando live action e stop motion, raccontare la storia di un gatto poco affabile e molto volubile. Narrata sotto forma di filastrocca sul modello di quelle utilizzate per spaventare i bambini, risulta essere un perfetta fiaba nerissima.

Ma il demone che perseguita Morgan ritornerà anche nel suo lavoro seguente. The Separation, storia di due fratelli siamesi separati chirurgicamente con successo in giovane età e per questo perseguitati dal demone dell’ incompletezza per tutta la loro esistenza. Anche in questo caso, la solitudine li spingerà a riottenere l’agognata unità perduta.

Nel 2011, dopo un decennio di sperimentazioni, Mogan compie l’ennesimo balzo in avanti, raggiungendo una maturità tecnica molto più fluida che si condensa in Bobby yeah; l’azione è più complessa che nei lavori precedenti, i personaggi più numerosi e meglio caratterizzati, mentre rimane riconoscibile l’estetica che ne caratterizzerà anche i lavori successivi. Bobby yeah è l’incubo lisergico (come se già non lo fosse di suo) della nostra eroina nazionale a quattro zampe, la Pimpa di Altan. I colori sono saturi, i volti allucinati, il delirio è assicurato.

Il 2013 porta Morgan a sperimentare ancora, mescolando stili diversi e, come a voler esorcizzare lo spirito che lo possiede, a concepire un film metanarrativo in cui l’autore della stop-motion diviene il protagonista della sua arte. Tutto questo è Invocation.

Un altro balzo in avanti nella sua carriera si avrà nel 2014, con la partecipazione ad un progetto che potremmo definire più mainstream: dirige uno dei segmenti del film corale ABC of Death, dal titolo D is for Deloused.

Dal 2017 la Arrow Films commissiona a Robert Morgan la realizzazione di due cortometraggi per arricchire l’uscita di due Bluray. Il primo, dedicato al Basket case di Frank Henenlotter, è Belieal’s Dream (2017), mentre il secondo, Tomorrow I Will Be Dirt (2019) accompagna la nuova edizione del cult classico di Jörg Buttgereit’s SCHRAMM.

Attualmente pare stia lavorando a qualche progetto più impegnativo di cui però non si trovano molte notizie.

2020 Channel X Cartoon Show
2019 Tomorrow I Will Be Dirt
2018 To Dust – Nightmares
2017 Belial’s Dream
2014 The ABCs of Death 2
(“D is for Deloused”)
2013 Invocation
2011 Bobby Yeah
2009 Over Taken
2006 Small Gauge Trauma
(“The Separation”)
2004 Monsters
2003 The Separation
2001 The Cat with Hands
2000 The Cat with Hands: Pilot Version
1997 The Man in the Lower-Left Hand Corner of the Photograph
1994 Paranoid

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