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L’amante del vampiro di Polselli Renato, 1960, Italia, 85 min Un gruppo di ballerine prova il prossimo spettacolo nei pressi di un castello infestato dai vampiri. Che prontamente non si lasciano sfuggire la ghiotta occasione. |
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Il mulino delle donne di pietra di Giorgio Ferroni, 1960, Italia, Francia, 94 min Uno scultore olandese possiede un enorme mulino in cui sono allineate le statue di alcune eroine della storia. Uno studioso recatosi da lui per informazioni scoprirà che le donne sono state uccise dall’artista per curare, col loro sangue, la figlia ammalata. |
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La maschera del demonio di Mario Bava, 1960, Italia, 87 min 1830: sostando in una cappella in rovina nel fitto di un bosco, il dottor Chomas e il suo assistente Gorobec scoprono un sarcofago che custodisce le spoglie mummificate della strega Asa, giustiziata due secoli prima. Costei, entrando incidentalmente in contatto col sangue di Chomas, torna in vita e riprende a mietere le sue vittime. |
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L’orribile segreto del dottor Hitchcock di Robert Hampton, 1962, Italia, 94 min In una villa inglese, nel 1885, il dottor Hichcock uccide la moglie Margareta con una overdose di anestetico. Anni dopo torna a casa con una nuova moglie, Cynthia, e scopre che Margareta non è morta. Il dottor Hichcock si lascia irretire di nuovo da lei al punto da cercare di ridarle l’antica giovinezza usando il sangue di Cynthia. L’intervento di un amico e l’incendio della villa si riveleranno provvidenziali. |
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I tre volti della paura di Mario Bava, 1963, Italia, 90 min Film in tre episodi: Nel “Telefono” (tratto da F.G. Snyder, anche se dichiara di esser tratto da Maupassant) una donna minaccia un’amica con telefonate anonime. L’amica chiede aiuto proprio a lei. In “I Wurdalak” (tratto da Aleksej Tolstoj) si narra di una famiglia che cade preda di una forma di vampirismo: uccidono chi hanno amato di più. Nella “Goccia d’acqua” (che risulta tratto da Cechov) un’infermiera ruba l’anello a una morta ignorando che la defunta era una medium: il furto le sarà fatale. |
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La frusta e il corpo di Mario Bava, 1963, Italia, Francia, 85 min Il sinistro e crudele Kurt fa ritorno dopo una lunga assenza al tetro castello di famiglia, dove trova la sua ex-amante e cugina Nevenka sposata a suo fratello. Tutti gli rimproverano la morte dell’altra cugina: la giovane si era suicidata dopo esser stata anch’ella sedotta e piantata da Kurt, che poi se ne andò senza rimorsi. Familiari e parenti lo odiano e tollerano a malapena la sua presenza. In particolare la madre della ragazza vuole ucciderlo per vendicare la morte della figlia. Come per una proiezione dell’odio di lei, il crudele seduttore viene assassinato in modo misterioso. Ma questo non basta a porre la parola fine. |
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I lunghi capelli della morte di Antonio Margheriti, 1964, Italia, 100 min Siamo alla fine del XV secolo, la caccia alle streghe è aperta, una donna viene condannata a morte perché considerata l’assassina del duca regnante. Sul rogo, tra atroci sofferenze, lancia la sua maledizione a coloro che l’hanno condannata a morte e ai presenti entusiasti per l’esecuzione. Il tempo passa ed Elizabeth, figlia minore della donna cresciuta a corte, continua a portare in sé l’odio nei confronti del conte Kurt che le ha portato via la madre e che ora, per capriccio, la vuole in sposa. All’improvviso però le maledizioni cominciano ad avverarsi e la comparsa di una misteriosa sconosciuta complicherà la situazione. |
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Danza macabra di Antonio Margheriti, 1964, Italia, Francia, 87 min Ad Alain Foster, giornalista londinese, viene affidato il compito di intervistare Edgar Allan Poe. Durante l’intervista il grande scrittore afferma che le sue storie sono vere e che lui si considera un cronista. Alain è scettico e, per scommessa, accetta di passare la notte del 2 novembre da solo nel castello abbandonato di Lord Blackwood. Se riuscirà a resistere lì dentro l’intera notte, riceverà dallo stesso Lord, una ricompensa di cento sterline. |
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Il boia scarlatto di Massimo Pupillo, 1965, Italia, Usa, 87 min Per scattare alcune fotografie sexy da usare come copertina di alcuni romanzi horror, un fotografo e la sua modella decidono di usare come set il vecchio castello di Travis Anderson, un attore ritiratosi dalle scene da tempo. Una volta all’interno del maniero, però, i membri della troupe cominciano a cadere sotto i colpi di un assassino mascherato, che credono essere la reincarnazione di un assassino giustiziato nel XVII secolo, intenzionato ora a proteggere la dimora dagli intrusi. |
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Gli orrori del castello di Norimberga di Mario Bava, 1972, Italia, Germania, 97 min Peter von Kleist, discendente di un feroce barone vissuto nel XVII secolo, possiede una rarissima pergamena recante le istruzioni per un sortilegio capace di resuscitare l’avo “maledetto”. Accompagnato dalla studentessa Eva Arnold, Peter penetra nel maniero e recita la formula magica: lo spettro si risveglia e uccide tre persone. Intanto, un misterioso paralitico di nome Alfred Becker acquista il castello e lo ristruttura, diventando amico di Eva, di Peter e di suo zio, il professor Karl Hummer: ma c’è chi giura che l’identità di Becker sia ben diversa. |
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Il profumo della signora in nero di Francesco Barilli, 1974, Italia, 105 min Silvia, direttrice di un laboratorio di chimica, da bambina ha ucciso la madre. Il delitto, rimasto sepolto nell’inconscio della donna per anni, viene revocato dalla setta di un letterato senegalese che pratica la magia nera. Lo scopo della setta è quello di trapiantare a Roma alcune pratiche cannibaliche. |