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BRAT – Giuseppe Ungaretti, 1968. Laurea ad Honorem – un’installazione di Davide Comelli

BRAT – Fratello è un’installazione artistica di Davide Comelli, organizzata da La Cappella Underground, che prende spunto dal discorso pronunciato da Giuseppe Ungaretti il 15 febbraio 1968 in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa in Lettere da parte dell’Università degli Studi di Trieste. Alla base del discorso di Ungaretti c’erano il Carso e la sua personale esperienza nella Prima Guerra Mondiale: concetti che furono però trasfigurati in una rappresentazione universale che dipingeva il “nemico” come un’altra persona con una diversa uniforme. E di qui, nella sostanza, una riflessione sulla pace e sulla fratellanza.

L’installazione di Comelli racconta quindi di come la pace abbia bisogno di essere alimentata dal calore e dalla vicinanza delle persone, e mira a rendere l’osservatore partecipe, non spettatore passivo, ma costruttore del significato di pace. BRAT – Fratello verrà proposta in maniera itinerante in tre località simbolo della Prima Guerra Mondiale, conflitto che Ungaretti ha vissuto in prima persona sul confine orientale: Trieste, Gorizia e San Martino del Carso.

L’installazione verrà realizzata in uno spazio chiuso e oscurato, al centro del quale vi sarà un antico tritacarne manuale: l’osservatore, uno per volta, avvicinandosi alla scultura dovrà farsi parte attiva per accendere una luce, che aumenterà d’intensità attraverso l’intervento della persona sulla scultura. Parallelamente, aumenterà anche il volume di riproduzione del discorso pronunciato da Ungaretti in occasione del conferimento della Laurea a Trieste. La crescente illuminazione consentirà di vedere, sulle pareti della stanza, alcuni dei passaggi fondamentali del discorso, presentati anche tramite soluzioni grafiche che riprenderanno il manoscritto originale del discorso.
All’interno dell’installazione è presente anche la pietra carsica, come elemento paesaggistico e come metafora della stessa “carne” da tritare. Attraverso un’analogia forte e immediata si vuole ripercorrere in estrema sintesi l’esperienza della carneficina che ha visto il Carso come teatro di questo dramma, forgiandone quasi il paesaggio. Un’esperienza che ha avuto in Ungaretti una voce e un divulgatore: lo strumento stesso del tritacarne, oltre a evocare la tragica esperienza della guerra, è simbolo ed emblema esso stesso del processo di riduzione, sintesi e condensazione della parola, che attraverso la rinuncia ad ogni suo aspetto “stilistico” e decorativo torna all’origine del suo significato.
Così, tanto la carne quanto la parola, attraverso una riduzione e una frantumazione, riducono e cancellano divisioni convenzionali restituendoci un senso originale. L’azione che l’osservatore è invitato a fare azionando la manovella del tritacarne evoca inoltre il gesto di attivare un carillon e con esso il fatto che, se questo stesso gesto non viene costantemente alimentato, la memoria, il significato e lo stesso messaggio sono destinati ad esaurirsi.

Il progetto ha ricevuto il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il materiale audio del discorso pronunciato da Ungaretti in occasione del ricevimento della laurea honoris causa dall’Università di Trieste è stato gentilmente concesso dalla RAI Direzione Teche.

BRAT – Fratello
Giuseppe Ungaretti, 1968
Laurea ad Honorem

5 – 11 maggio 2025
Gorizia, via Carducci 47
16.00 – 20.00
ingresso libero

17, 18, 21, 24, 25 maggio 2025
San Martino del Carso, GO
34078 Centro Civico
10.00 – 18.00
ingresso libero

6 –15 giugno 2025
Trieste, Castello di San Giusto
09.00-18.30
ingresso con il biglietto del castello

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