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Zack Snyder: uomini e dei

ABCinema Zoom

Una serie di appuntamenti radiofonici per scoprire, conoscere, ricordare mode e tendenze della settima arte.

Archivio_

ABCinema Zoom

Una serie di appuntamenti radiofonici per scoprire, conoscere, ricordare mode e tendenze della settima arte.

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Nella nutrita schiera di registi capaci puntualmente di dividere il pubblico ad ogni nuova uscita, Zack Snyder occupa senza dubbio un posto speciale. Amato e odiato in egual misura, venerato da una foltissima moltitudine di fan e sbeffeggiato da altrettanti e agguerritissimi haters, rispettato e ammirato da una parte della critica e deriso senza pietà dall’altra: il regista originario di Green Bay è probabilmente uno dei nomi più caldi del mainstream autoriale dell’ultimo ventennio, sicuramente quello su cui gli spettatori si sono più confrontati e scontrati.

Che siate tra i detrattori o che vi troviate tra gli estimatori, su una cosa dovrebbe essere facile andare tutti d’accordo: Zack Snyder è un autore, è in quanto tale, è capace di lavorare all’interno di coordinate estetiche e tematiche che attraversano in modo più o meno velato quasi tutta la sua filmografia.

In questa puntata di ABCinema Zoom ci concentreremo in particolar modo su 300, Watchmen, Man of Steel, Batman V Superman: Dawn of Justice e il recente Zack Snyder’s Justice League, cercando di mettere in luce come il regista esprime visivamente quella che è forse la sua costante tematica più evidente, ovvero la tensione, il confronto e lo scontro tra l’uomo e la divinità. Prima che questa puntata sia finita, scopriremo che persino un Dio-re può sanguinare.

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