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Snowpiercer

Seolgug-yeolcha (설국열차)
di Bong Joon-ho
USA, Corea, 2013, 126’
con Chris Evans, Song Kang-ho, Go Ah-sung, Jamie Bell, John Hurt, Tilda Swinton, Octavia Spencer, Ed Harris

Progetto “Let’s change! Il clima sta cambiando. Parliamone promosso dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, finanziato nell’ambito dei Progetti di Ateneo di Impegno Pubblico e Sociale – Terza Missione.
La serata sarà introdotta da Elena Marchigiani (DIA) e Daniela Terzoli (La Cappella Underground).

Versione originale s/t italiano
Ingresso gratuito

In una nuova Era Glaciale che dura ormai da 17 anni, gli unici sopravvissuti si trovano a bordo dello Snowpiercer, un treno mosso da un motore a moto perpetuo. A causa del cambiamento climatico, l’intero pianeta è ora completamente ghiacciato. I superstiti alla glaciazione viaggiano su questo treno che effettua da anni un moto perpetuo intorno alla terra. La sezione di coda dello Snowpiercer assomiglia ai bassifondi dove vivono i più poveri che soffrono il freddo e la fame, mentre nella testa del treno si trovano gli eletti che si abbandonano ai piaceri, all’alcol e alle droghe, circondati dal lusso. Sul treno, le condizioni sociali sono davvero inique. Durante il 17° anno di questo infinito viaggio, Curtis, giovane leader della sezione di coda, fomenta una rivolta che cova da molto tempo. Per liberare i vagoni della coda, e alla fine l’intero convoglio, Curtis e i suoi compagni di viaggio tentano la presa della locomotiva in testa al treno dove si trova Wilford, il guardiano della sala macchine, in un susseguirsi di colpi di scena. Tratto dal graphic novel “Le Transperceneige”, ideato da Jacques Lob e Jean-Marc Rochette. Il film è il debutto cinematografico in lingua inglese per il regista sudcoreano Bong Joon-ho (premio Oscar per “Parasite”).

Note di regia 

«Quando ho scoperto il fumetto Transperceneige per la prima volta, sono rimasto subito affascinato dal carattere straordinariamente cinematografico evocato da un treno. Sono stato colpito dall’idea di un ammasso di ferraglia che si muove come un serpente, trasportando un gruppo di sopravvissuti che si dimenano e lottano gli uni contro gli altri, ineguali persino in questa Arca di Noè perché divisi in scompartimenti. Volevo indagare la natura dell’essere umano in situazioni estreme, sia che si fosse trattato di un serial killer efferato, di un mostro che emergeva dal fiume Hangang o di una madre che impazziva: Transperceneige era il mio destino. La graphic novel che ha fatto da canovaccio era straordinaria e nasceva da un’idea originale, ma ho dovuto inventare una storia completamente nuova, con personaggi inediti, e creare uno Snowpiercer nuovo e dinamico, intriso di energia cinematografica. E ora, dopo un lungo lavoro insieme a tante persone, il film è finalmente concluso».

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